Cosa Fischietta L'Artista Vero
Terzo disco per i Jocelyn Pulsar, progetto di Francesco Pizzinelli; nove brani che continuano nel solco dei precedenti lavori: pop cantautorato italiano, melodie melanconiche, ritmi abbastanza orecchiabili che però non colpiscono più di tanto. Il brano d’apertura, strumentale, è una melodia che offre la possibilità di esprimere molte emozioni, una chitarra acustica che arpeggia sulla base di pianoforte. Il brano è essenzialmente semplice e composto da poche note,ma ripetitivo alla fine dei suoi 4.29 minuti.
Da qui una rapida descrizione: i testi appaiono dissonanti, il cantautore cerca la rima ma perde il senso del discorso. La musicalità è buona nei ritornelli in generale, incalzante senza dubbi, non regala però grandi emozioni: i motivi sono orecchiabili ma non rimangono in testa.
Le canzoni sono ben arrangiate, le basi musicali sono decisamente passabili, ma è sinceramente un po’ noioso ascoltare un brano cantato a mò di lagna: il cantante per tutto l’intero album conosce una sola e unica intonazione. Da “cosa fischietta l’artista vero”, brano ironico sulla cosiddetta “scena indipendente italiana” fino a “fa male” e “ritornasole” si susseguono ritmi e testi che rimandano l’uno all’altro.
Gloria
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