venerdì 20 luglio 2007

Facce Italiane: Montecarlo/Fire

I Montecarlo Fire sono:
Renato Arigirò: Guitar
Walter Brunetti: Drums
Andrea Fiorelli: Guitar
Alberto Laspina: Voice
Lorenzo Prati: Bass





http://www.myspace.com/montecarlofire

I Montecarlo\Fire nascono nel 2002, la formazione iniziale comprendeva solo quattro membri, ai quali si aggiunsero altri due.
La band si chiamava Helter Skelter, e la principale attività era riprodurre brani dei Who, Ramones, Pink Floyd, The Rolling Stones e The Beatles; nel 2003 le esibizioni erano composte da cover di gruppi più attuali come Oasis, Verve e Jet, alle quali affiancavano pezzi propri.
Ad un certo punto la band, per divergenze artistiche, si ritrova composta da 5 componenti; trova così una nuova direzione musicale ispirata dalla nuova scena Indie: Kings Of Leon, BRMC, The Strokes, senza comunque tralasciare le prime band ispiratrici.
Tra il 2003 e il 2007 pubblicano quattro demo e un EP: Rough Demo (2003), It's Good To Be Home Demo (2004), Demo 2005, Demo 2006 e The Guilty Pleasures EP (2007).
Vengono invitati al programma televisivo del canale SKY Rai-Doc "La Fabbrica Della Musica", dei loro pezzi passano da Radio 1 e altre stazioni minori e indipendenti; nel 2006 gli viene persino proposta dal produttore Francesco Fiumara la partecipazioni alle selezioni di Sanremo Giovani, ma la band rinuncia per divergenze di natura "organizzativa".
I Montecarlo\Fire hanno aperto concerti di band straniere tra cui la reunion dei The Jam al Jailbreak di Roma, hanno partecipato a vari eventi di beneficenza, manifestazioni musicali tra le quali Emergenza Rock arrivando due volte in finale.
Ora i ragazzi sono in cerca di un etichetta per portare avanti un progetto ben definito, speriamo vada tutto bene.



Recensione The Guilty Pleasure Ep:

Il demo contiene quattro tracce, si nota subito la grande capacità del cantante, anche se lo stile può richiamare un po’ Julian Casabalanca, la musica è fresca, scorre veloce e senza intoppi. Le canzoni rimandano a un atmosfera vintage, anche se facilmente collocabili nello scenario attuale, non propongono nessuna evoluzione e nessun riferimento alla new wave dell'ultimo anno; non che questo sia negativo anzi, la musica è compatta e il gruppo esprime un concentrato di forza notevole.
La prima traccia Don’t Say Anything è portata avanti da un riff esplosivo con un ritmo di batteria molto veloce, assieme a Taste Of Hate è la parte migliore dell’Ep; Never Say Never è introdotta da un piano elettronico, come canzone si presenta molto adatta a questo periodo estivo, è un pezzo molto cantabile; Mayflower è la traccia calma dell' Ep, con il tempo scandito dalla batteria le chitarre arrivano a definire in certi tratti quasi un ritmo ska. L’ultima traccia è in assoluto la migliore, Taste Of Hate presenta tutte le capacità dei componenti, un ritmo veloce, riff, schitarrate, un basso virtuoso e la voce perfetta creano un cocktail micidiale.
Questo Ep esprime sicuramente le grandi qualità della band, le canzoni scorrono via veloci e l’ascolto è piacevole, forse rimangono ancora un po’ troppo condizionate da band quali gli Strokes, le quali influenze si trovano continuamente.


Voto 8

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